Carissimi 4% (quattropercento),

intanto vi informiamo che eravate più numerosi. Sì, voi, i telespettatori di Super Senior! Se è vera e soprattutto spiritosa la frase di Renzo Arbore “Meno siamo e meglio stiamo”, bisogna dire che se la brigata si allarga e mantiene sempre la sua alta qualità di pubblico, la complicità reciproca fra attori e spettatori è una strizzatina d’occhi che sottolinea quanto grande sia il desiderio di trovarci insieme a costruire e guardare una TV di qualità sempre più rara.

A fornirci l’informazione dei dati audience della trasmissione sono stati gli studenti che hanno scritto tesi di laurea proprio sul reality Super Senior. Insomma, il 4% d’ascolto era il dato spalmato su tutto il territorio nazionale, mentre da Roma in su le percentuali sono altre e toccano il 10% su alcune grandi città del nord. I contatti durante la trasmissione toccano punte del 25/30%. Ecco perché molti di noi pensavano di incontrare per strada, casualmente, proprio tutto quel piccolo pubblico. Ancora una volta ringraziamo tutti per la grazia e l’affetto con cui ci avete sostenuti. Dei veri telespettatori d’essai.

Ed ora veniamo a noi, perché non dovete credere che siamo andati a sederci sulla panchina dei giardinetti, come molti stereotipi sulla nostra età vogliono far credere. Abbiamo continuato a remare proprio contro questo. Nonostante ognuno di noi abbia da gestire tutti i giorni problemi quotidiani uguali ai vostri: mariti, figli, nipoti, sorelle e fratelli, anziani veri da aiutare, pensioni da arrotondare e un futuro che ci spaventa, ebbene, abbiamo proseguito il percorso che Super Senior ci ha aperto.

Dopo gli spettacoli a Volterra, Brescia e Cecina, abbiamo deciso di costituirci in Compagnia Teatrale “I Super Senior”. E qui purtroppo sono nate le nostre ormai storiche discussioni e contrapposizioni. Alla fin della tenzone, la situazione che si è presentata è la seguente: feriti in campo, tutti; morti nessuno. Ma Mira e il Generale non vogliono saperne di costituire una Compagnia. Motivi vari ma nebulosi. Dalla panchina a bordo campo c’è però un Super Senior che ha partecipato al reality, e come una cometa è apparso e scomparso in una settimana. È Ugo. Sì, il pilota, quello che si accapigliò con Aldo, come tutti noi. Bene, lui, Ugo, (sentirete che voce formidabile) entra, e si schiera fra gli attori con la sua storia.

Ma la cosa più imprevedibile e incredibile è che entrano nella Compagnia Teatrale “I Super Senior” due signori non ancora senior, due di voi, del pubblico, due musicisti e scrittori che hanno apprezzato la trasmissione e che ci offrono generosamente la loro preziosa collaborazione per la regia, le pubbliche relazioni, la possibilità di fare davvero il disco della colonna sonora Dalla vita in su. Si chiamano Nicola e Valerio. E il CD si fa.

Il CD si fa, fra l’autunno e la primavera scorsa. Si va da Valerio, a Velletri. Per mesi ognuno parte dalla propria città, destinazione Roma; qui, non contento, si sistema su un simpatico trenino che si inerpica sui colli laziali e dopo un’ora finalmente sbarca a Velletri. Tutto qui. Poi ti arrampichi sui cubetti di porfido della cittadina medioevale e sei arrivato. Da Valerio c’è anche Nicola, che arriva da Taranto. Si suona, si canta, si recita, si mangia, si beve, si parla... Autunno, inverno, primavera... I colori del paesaggio cambiano continuamente fuori dai finestrini di tutti quei treni... Anche questo è uno splendido ricordo e, grazie a tutti, uno splendido disco.

Cosa faremo da grandi? Saremo in cartellone nella stagione teatrale di Genova con due repliche dello spettacolo e, se si avvera un altro sogno, ci sarà un tour nelle principali carceri italiane, dove poter dialogare attraverso la storia del nostro paese, con chi è stato meno fortunato. Comunicheremo luoghi e date attraverso le e-mail e il nuovo sito curato da Nicola. Ognuno di noi aggiungerà pezzi della propria vita, e attendiamo le vostre lettere con i vostri pareri e le vostre storie.

Un abbraccio...

Giuliana